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Messaggio  Torompo Mar 27 Mag 2008, 03:46

La Furia Di Una Poesia


La notte calò lenta ed inesorabile.

Era molto preoccupato si sentiva stranamente insicuro. Anche la notte era piovosa e senza alcuna stella in cielo.
Cercava di studiare il campo di battaglia con quei pochi disegni che gli avevano fatto i cavalcalupi mandati in avanscoperta il giorno precedente.

I ragazzi erano pronti, carichi, lo si sentiva dai litigi fuori dalla grotta.
Bestemmie a gork e mork a perdifiato, metallo su metallo, il duro suono di sassi che picchiano sulla dura pelle verde...
Avevano voglia di uccidere...

Qualcosa turbava Grozzo lo Zkiacciatezte.
Sentiva che qualcosa non andava, si ripeteva che era l'incessante pioggia che lo faceva preoccupare ma in cuor suo sapeva che era ben altro a turbarlo.
Una strana paura, un tormento, qualcosa alla quale non puoi far a meno di pensare.

I ragazzi, dopo che i Capi ruppero qualche testa, andarono a dormire stanchi delle marce che stavano affrontando da settimane e delle risse che facevano di giorno in giorno.

Grozzo convocò ruggendo i suoi subordinati attorno al fuoco nella grotta dove si era accampato.
“Forse è questa grotta buia e scura…” si diceva tra se e se…cercava di placare il brusio della mente.

Zbang il ribelle arrivò come sempre correndo per qualche motivo. Di solito perché rincorso da qualcuno più grosso e forte di lui.
Zfonda arrivò anche lui correndo ma almeno il motivo era palese. Voleva sfogare la sua sconfinata furia su di Zbang perché aveva tentato di rubare la sua ascia. Cosa che un orco non dovrebbe fare su di un goblin vista la differenza di stazza, solo nel caso in cui il suddetto goblin avesse un’utilità di qualche tipo.
Zozzo arrivò al galoppo del suo lupo. Zozzo, un tipo strano anche per gli standard dei goblin, sempre sporco di solo Mork sa cosa e elettrificato dalle mille volte che aveva avuto contatti con il Grande Verde. Sempre con tante di quelle cianfrusaglie al collo e quel teschio di vampiro tra le mani rugose ed artigliate.

Grozzo arrivò subito a spiegare le strategie da adottare per l’indomani.
Gli ordini erano semplici.
Zbang coi lupi!
Zfonda…da zolo e zenza cinghiale!
Zozzo a piedi diztante da guai zerii!

Mentre Grozzo urlava a squarciagola gli ordini per tenere sveglio e cosciente Zozzo con le possenti mani, grandi quanto la testa di un cinghiale, teneva Zbang sollevato da terra, dietro la schiena e con due dita negli occhi e uno in gola teneva fermo Zfonda.

Lanciò fuori dalla grotta Zbang, che capì il gesto del Capoguerra e lo ringrazio durante il volo…Il goblin non fece in tempo a cadere che già stava correndo per nascondersi da Zfonda che non trovandolo si rassegnò…per il momento.
Zozzo già dormiva e parlava di morti e terrore durante il sonno…Grozzo non dormì…prima dell’alba svegliò tutti e fece preparare tutto per la battaglia.

Durante la notte smise di piovere e questo lo rincuorava.
Il fango non era eccessivo e sia i lupi che cinghiali camminavano bene senza troppi sforzi.


Il campo di battaglia era una valle con un fitto bosco di pini a est…
Sull’altro lato artiglieria e fanteria abbondante della cavalleria nemmeno l’ombra…”bene” pensò l’orco “cerkiamo di no fare zparare kuei kozi e il rezto è botte!” aggiunse.
Il sole si era appena affacciato dalle nuvole e si vedeva bene tutto il campo. Forti folate di vento sferzavano lungo la valle e nel bosco vicino…tanto da ululare come immense orde di fantasmi agonizzanti nel loro esser tali.

Dispose le sue truppe come meglio poteva e appena pronti Grozzo ordinò “Ztate fermi…Non muofetevi…fermi!!!!”voleva far aumentere la tenzione e vedere se l’avversario si sarebbe mosso…ma lo spirito orchesco presto prevalse sulla ragione durata fin troppo in lui.

Era il silenzio prima del boato.
Era proprio quell’assordante silenzio.

Al primo passo del capoguerra migliaia di orchi e goblin…centinaia di lupi affamati, cinghiali sbavanti e voraci squig cominciarono a correre al massimo delle loro forze sbattendo le armi contro gli scudi…urlando a bocca spalancata: WAAAAGH!!!

Gli occhi di tutti erano iniettati di sangue e rossi di rabbia.

L’alone di energia scaturita dal grido era visibile e tangibile.
Era come se le fiamme avviluppassero l’esercito.
Era rabbia, era la furia, l’odio, la violenza che da emozioni diventavano un immenso fuoco verde.
Era il Grande Verde.

I ruggiti si facevano sempre più forti grazie all’eco creato nella valle insieme al rumore del vento.

Gli imperiali alla vista di ciò vacillarono come impauriti…subito si fece avanti un uomo con un’armatura splendente più del sole disse qualcosa ai suoi uomini e voltandosi cominciò a correre…i suoi seguaci lo seguirono e a folle velocità si buttarono verso il loro verde nemico.
Di lì a poco spararono i cannoni.
Più di quanti Grozzo riuscì ad immaginare. Fu un massacro…vide Zbang, ormai vicino alle macchine da guerra, morire, in un urlo di guerra assieme a molti suoi seguaci che si fermarono alla vista di ciò…ma che guardando i loro compagni in un’estasi furiosa ripresero le gesta del loro capitano…
Avvicinandosi sempre di più ed in salita verso le macchine…notarono uno strano marchingegno imperiale…fu l’ultima cosa che videro: un cannone tuono d’inferno.
Il massacro fu inevitabile. Scomparvero tutti in una nuvola di sangue e polvere da sparo.
Nello stesso momento Zozzo ancora in cima alla collina si levò da terra urlando con voce autoritaria e soprannaturale lanciando verdi sfere di luce verso il cielo invocò Gork.
Il Grande Verde con Gork in campo era sempre più immenso.
Al mondo sembravano esserci solo loro e il loro fuoco verde.
“Quezto ciorno zarà komunkue rikordato…”

L’immenso orco guerriero, Gork, era lì con loro veramente…era tangibile…arrivò in poco tempo sulla batteria di cannoni e dilaniò, trucidò e schiacciò tutto e tutti sul suo cammino.
Scomparvero allo stesso modo dei cavalcalupi di zbang: una nuvola di sangue e polvere da sparo.

Finito l’incantesimo Zozzo era ancora in quello stato di trance e non sembrava voler smettere…quello che sembrava un’ottima mossa di Zozzo si rivelò la sua ultima mossa.
Esplose nella luce di una stella, in suono duro alimentato dall’eco della valle, deformando il terreno intorno a lui e facendo rotolare a valle gli amici pelleverde più vicini a lui…Le sue viscere e le sue ossa arrivarono ovunque sul campo di battaglia…
Gli eserciti si avvicinavano sempre di più fino a quando dalla folla al fianco di Zkiacciatezte uscì il suo fidato amico Zfonda che con enormi falcate staccò gli amici per arrivare primo all’impatto col nemico…per non perdere nemmeno una preziosa goccia di sangue.

All’impatto di Zfonda sul primo nemico i suoi zpakka lo sventrarono così come il secondo…la sua furia era inarrestabile e cresceva sempre di più. Metteva paura anche ai suoi amici orchi quando si lavava il muso nel sangue dei propri nemici e urlava come se in quel momento fosse immortale.
Lui in quel momento era la Furia.
Forse era davvero immortale.

Grozzo in quel momento si fermò, quell’armatura splendente si trovava a poche decine di metri da lui e capì che come capo dell’orda era suo compito abbattere il più forte degli uomini presenti ful campo di battaglia.
La sfida parve chiara ad entrambi.

Con immensa e mera stazza prese a spallate amici e nemici facendosi strada fino a lui…

L’uomo era piccolo ma veloce,iridescente nei colori e con un’espressione di rabbia mista a dolore sul volto.
La sua grande spada di fattura elfica era molto lunga quanto leggera e lui la maneggiava con incredibile destrezza…non aveva uno scudo né un elmo.
I suoi lunghi capelli neri erano sciolti e volavano al soffiar del vento.
Era conosciuto col nome di Morte Splendente.

Ai suoi occhi Grozzo era un immenso ammasso di muscoli grosso quasi come un troll. Abbastanza veloce ma maldestro con una forza immensa fuori dall’immaginabile. Le sue fauci gli avrebbero potuto mozzare la testa con facilità. Per non parlare dell’ascia bipenne…quella non avrebbe avuto difficoltà a spezzare un grosso albero.

“Alcuni passi ancora e sono lì ad ucciderti. SEI PRONTO A MORIREEEEEE???”

“Ti Zmembrerò e Mancerò La Tua Karne!!!”

L’orco avendo braccia più lunghe sferrò i primo attacco con la cattiveria di una guerra tra fratelli, con la rabbia indicibile che solo lui poteva avere in quell’istante.
L’uomo previde l’attacco frontale…un fendente dall’alto dato con 2 mani…ma fu troppo lento per riuscire ad evitarlo in corsa.
Ma lui non era solo.
Qualcuno, qualcosa lo aveva spinto verso sinistra e nello stupore dell’esser vivo continuò a correre.
“Due falcate! Solo quelle mi separano dal mostro!!!!”
“Un solo passo…Ci sono!”
“Per i miei fratelli!!! MUORIIIIIII!!!!”

La sua spada trafisse facilmente il cuoio, la dura pelle spessa dell’orco e le sue budella fino a uscire dalla schiena.

L’orco fece ciò che avrebbe fatto qualunque orco al suo posto, lasciò l’ascia conficcata un metro sottoterra e con un pugno ben assestato fece volar via Morte Splendente.

Quattro o cinque metri di volo fecero picchiare in terra la testa dell’uomo che nel volo si portò dietro il grosso spadone.
Ma non la coscienza.
Svenne per qualche secondo.

L’orco guardò la battaglia…tutti fermi a guardare il loro duello.
Gli uomini gridavano preghiere a Sigmar.
Gli orchi sbavavano e dicevano cose che non voglio ripetere.

Anche Zfonda ormai si era fermato con gli spakka ancora caldi di sangue.


Riprese la sfida sfilando l’ascia dalla terra come se stesse conficcata nel burro.
Orami era il Boia con il Condannato a morte.
Un attimo prima di alzare l’ascia vide la sua ferita zampillare un enorme fiotto di sangue.

Le nuvole si stavano aprendo.
Il sole freddo d’autunno batteva sui loro volti e faceva brillare l’armatura imperiale dell’uomo.
Riprese i sensi.
Vide il sole.
E l’ombra dell’enorme orco.
Ormai la sua ora era giunta.
Nel profondo del suo cuore si ripeteva una poesia…ritmata dai suoi battiti.

“Ai miei fratelli amati
In tre se ne sono andati
Tra le mie braccia son spirati
Come angeli sono volati
Ed io non li ho ancora Vendicati!”

In un attimo rivisse tutto quel maledetto giorno.
Nella battaglia di Altdorf per cacciare l’assedio di Artiglio di ferro.
Combatterono insieme stretti e uniti come possono fare solo quattro fratelli pronti a rischiare la vita l’uno per l’altro.
Uccidendo un grosso orco vennero feriti a morte tre di loro.
Alex Albert e Franz li vide morire dissanguati tutti e tre tra mille agonie.
Le loro ultime parole bagnate da lacrime di paura risuonavano come un eco nella sua mente.

“Fai che le nostre vite e le nostre morti non siano vane!!!”
“Fai giustizia per noi. Ti prego!”
“Vendettaaaghh!”

Il pianto.
Con le lacrime di un guerriero puoi trovare tutta la forza che cerchi.

E poi…quell’attimo di esitazione.
L’ultima occasione per vendicare i propri fratelli.

Fu un lampo. La spada ancora in mano
Ritrovò la Furia in una poesia.
E mentre l’ascia calava ritrovò tutta la forza.
Ci mise tutto ciò che sapeva e tutti i suoi sentimenti.
Era la furia di una Vendetta.
Come durante gli allenamenti…Uno…Due…Tre.
Rotolò verso l’orco, si alzo tra le sue braccia ancora attaccate all’imponente ascia.

“Giustizia è fatta” disse sottovoce, con i denti chiusi e il respiro di chi ha appena fatto lo sforzo più grande della sua vita.

Parti dal fianco destro e finì dal sinistro.

“VENDETTA E’ GIUNTAAA!!!”

Giustizia era stata fatta.










Ditemi la vostra...l'ho usato per un contest narrator di warhammer...^^
Però fa molto Vin!


Ultima modifica di Torompo il Mer 28 Mag 2008, 23:55 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Muurtuz Mar 27 Mag 2008, 09:24

A me è piaciuta moltissimo... è persino commovente!

Bravo Toro hai fatto un ottimo lavoro!
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Messaggio  cecilee Mar 27 Mag 2008, 17:09

é molto bella Toro...e sa proprio di vindex...
Ma l'hai inventata tu?
E che significa l'ho usata in un contest narrator di Warhammer?
Scusa ma nn sono proprio ferrata di Warhammmer... lol! lol!
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Messaggio  Muurtuz Mar 27 Mag 2008, 18:14

Un contest narrator è una sorta di gara dove vince chi scrive la storia più figa! Si disputa, di solito, all'interno di un forum nella sezione "contest narrator".

Tutto quà! Laughing
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Messaggio  Rekatethe Mar 27 Mag 2008, 20:45

bella .... ma e' troppo lunga chi mi fa un riassuntino di 19 parole?? lol! lol! lol! comunque bella veramente
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Messaggio  KubriK Mer 28 Mag 2008, 17:12

A da'...più tardi te faccio un riassunto anche se nn ha lo stesso effetto.
Già....molto ma molto VindeX
La descrizione degli orchi rende bene l'idea dello spirito di Paagrio.
L'ho letta 2 volte ahahahah bellissima. Cool
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Messaggio  Torompo Mer 28 Mag 2008, 18:38

si comunque l'ho inventata io....di sana pianta.

Sono famoso per la mia fantasia^^

spero vi piaccia sul serio

grazie ancora
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Messaggio  6DarK6MessiaH6 Sab 31 Mag 2008, 03:17

sì...molto bella...
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Messaggio  Ownka Gio 05 Giu 2008, 21:59

Solo a me non piace =D
Va bè,son di gusti particolari.... Very Happy
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Messaggio  WarSong Mar 17 Giu 2008, 12:14

E' Bellissima, anche se alla fine, gli OrKi Grandi e Grozzi perdono...
Però è stupenda davvero Wink Bella cugì Very Happy
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